In Italia, e nella maggior parte del mondo, l’analfabetismo strutturale è un problema superato. Dal secondo dopoguerra a oggi sono stati fatti passi da gigante in questo senso riducendo a percentuali vicine allo zero il numero di cittadini che non sanno leggere e scrivere. Tuttavia, negli ultimi anni i dati parlano di un crescente analfabetismo funzionale o di ritorno: persone istruite, che sanno leggere e scrivere, ma che non sanno più utilizzare a pieno queste conoscenze di base per lo sviluppo cognitivo individuale e della comunità. Una condizione che in Italia riguarderebbe circa il 47% delle popolazione compresa tra 16 e 65 anni.
La missione del Centro è promuovere politiche di diffusione del libro e di promozione della lettura, elementi che risultano essere fondamentali per il mantenimento e l’accrescimento della literacy. Per questo, in occasione della Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione 2022 abbiamo raccolto in un unico spazio tutte le iniziative messe in campo dal Centro per il libro e la lettura sul tema dell’alfabetizzazione.
L’attenzione del Centro per il tema dell’alfabetizzazione si sviluppa anche attraverso i suoi bandi di finanziamento. “Educare alla lettura” si rivolge a fondazioni, associazioni culturali e altri organismi senza scopo di lucro che presentino progetti in grado di sensibilizzare gli insegnanti sull’importanza della Literacy, intesa come “capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società”.
Il bando “Lettura per tutti” è rivolto alle biblioteche con lo scopo di estendere l’invito alla lettura alle persone con difficoltà di lettura o con disabilità fisiche o sensoriali, che costituiscono fasce d’utenza particolarmente deboli perché ad alto rischio di emarginazione per quanto attiene alla circolazione delle informazioni e all’accesso alla cultura.
Leggere è un modo per crescere meglio, per sviluppare caratteristiche e competenze molto importanti nel processo di crescita. Ed è per questa ragione che Ospedale Bambino Gesù e Centro per il libro e la lettura hanno deciso di pubblicare una Guida dedicata proprio alla lettura. Un prodotto, figlio della collaborazione sulla piattaforma A scuola di salute, che ha l’obiettivo di aiutare genitori e insegnanti a introdurre nel modo migliore bambini e ragazzi alla lettura.
La guida, redatta dagli specialisti del Bambino Gesù e dagli esperti del Centro, affronta i temi più importanti del percorso verso la formazione di un’abitudine alla lettura. Si parte dai primi anni di vita per arrivare fino all’adolescenza fino ai consigli di strumenti utili per facilitare l’apprendimento di chi è in difficoltà. In chiusura, il Centro per il libro e la lettura propone una serie di bibliografie, con l’obiettivo di suggerire libri adatti ad ogni fascia di età.
Dalla collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù è nata anche “Cura la lettura”, uno spazio digitale interamente dedicato alla lettura con consigli degli esperti del Centro e degli specialisti dell’Ospedale, interviste, approfondimenti e tante proposte a misura di bambini e ragazzi.
Con il progetto Punti Luce Libriamoci il Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con Hamelin, ha avviato una sperimentazione sull’educazione alla lettura che prevede corsi di formazione online per insegnanti, bibliotecari e bibliotecarie, educatori ed educatrici, librai e libraie, con l’intento di portare possibilità di aggiornamento, di approfondimento e buone pratiche prioritariamente rivolte a zone del Sud Italia che hanno avuto storicamente meno occasioni di questo tipo.
L’obiettivo non è solo quello di fornire aggiornamento e approfondimento sulle buone pratiche di lettura, ma quello di attivare una rete che metta insieme vari attori del territorio e duri nel tempo. Per il momento il progetto ha interessato Puglia, Calabria e Sicilia, regioni esposte all’analfabetismo di ritorno e all’abbandono scolastico.
Con il linguista e accademico Giuseppe Antonelli abbiamo affrontato a fondo la questione dell’analfabetismo funzionale nel corso di un’intervista. Grazie al suo contributo abbiamo compreso la dimensione di un fenomeno che non è solo italiano, cercando di coglierne le possibili ricadute individuali e sociali. «Solo migliorando le competenze alfabetiche degli italiani – sottolinea Antonelli – si possono creare le condizioni per evitare che tutto il sistema Italia continui a perdere terreno».