“Una base di dati aggiornata e soprattutto ricca di particolari – demografici, anagrafici, di genere – è centrale per inquadrare il problema della forbice numerica che separa la platea di lettori del Centro-Nord da quella del Mezzogiorno, e per pensare contromisure efficaci“. Lo ha detto il presidente del Centro per il libro e la lettura Adriano Monti Buzzetti, intervenuto lo scorso venerdì 21 marzo al primo convegno dedicato dall’Associazione Italiana Editori alla promozione della lettura nel Sud e nelle Isole. L’incontro, dal titolo “Per una primavera della lettura al Sud. Dialoghi e progetti per far crescere il Paese”, si è tenuto nella Sala Marrama della Fondazione Banco di Napoli. “Significativo è il fatto che le suggestioni operative emerse da questo nuovo studio dell’AIE siano perfettamente sovrapponibili a quanto rileva dall’esperienza empirica poco meno che ventennale del nostro Centro per il libro. In particolare i risultati del Bando ‘Biblioteche e Comunità’ istituito in collaborazione con la Fondazione ‘Con il Sud’ per potenziare i servizi bibliotecari in aree periferiche o culturalmente depresse, come pure il nuovo Protocollo d’intesa con la Puglia, primo passo per un sempre più fattivo coinvolgimento delle Regioni nel sistema dei Patti per la Lettura, ci confermano che l’unico rimedio alla carenza di lettori nel Meridione è quello di fare rete: tra istituzioni e associazionismo, enti territoriali e biblioteche, librerie e municipalità. Sulle politiche per la lettura va messa a fuoco una visione “sinaptica”, fatta di interconnessioni sempre più strette fra tutti i soggetti che interagiscono con il mondo del libro. Tra pubblico e privato, in particolare, i legami vanno rafforzati. Dobbiamo guardare al terzo settore, che al Sud dà prova di grande vitalità, ma naturalmente anche agli editori: penso alla possibilità di cofinanziare progetti ma anche a nuove possibili intese-quadro con le associazioni di categoria. Da soli questa battaglia epocale non può essere vinta: mai come oggi serve una maggiore sinergia nella prospettiva di una tutela del bene comune anche immateriale, che il Piano Olivetti per la Cultura ha meritoriamente evocato“.
Il convegno è stato trasmesso in diretta streaming sul sito www.aie.it.