L’omaggio del Teatro di Roma al sommo poeta si completa lunedì 7 giugno (ore 19.30, ingresso libero su prenotazione) con DANTE, IN SUA PRESENZA. Vostra parola disïata vola, un ultimo viaggio nelle molteplici forme dell’immaginario creativo e intellettuale di Dante Alighieri, per rintracciare l’universale lascito letterario della sua opera nella cultura novecentesca e l’enorme influenza che continua a esercitare sul pensiero contemporaneo.
Promossa dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la serata è dedicata in particolare ai ragazzi e alle ragazze che si avviano alla conclusione dell’anno scolastico, alle prese con il difficile momento storico diviso fra crisi pandemica e riaperture, e in cui è possibile percepire ancor più da vicino la presenza del poeta nelle maglie del nostro presente.
Un racconto a più voci per un appuntamento serale con Dante attraverso lo sguardo e le opere della letteratura non soltanto italiana, ma anche internazionale, ispirandosi ai suoi temi in un confronto ravvicinato fra la loro sensibilità contemporanea e l’eternità dantesca. A renderlo possibile, le voci e l’interpretazione degli attori e le attrici dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico – Matilde Bernardi, Adriano Exacoustos, Paolo Madonna, Iacopo Nestori, Zoe Zolferino – che la regia di Giorgio Barberio Corsetti dirige e inanella per restituire al pubblico l’accordo magico di alcune delle pagine tratte dai brani del Purgatorio (canto IV e canto XXX) e da Vita nova dello stesso Dante, a cui si intrecciano quelle di Aspettando Godot di Samuel Beckett, con estratti da El encuentro en un sueño e dall’Inferno di Jorge Luis Borges, per raggiungere l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
La serata si arricchisce del contributo del Professore Carlo Ossola, Presidente del Comitato Dantesco, docente al Collège de France, Accademico dei Lincei e membro di accademie e comitati scientifici in Italia e all’Estero, che interverrà per invitare spettatrici e spettatori a riflettere sull’attualità di Dante e sulla sua influenza sulla letteratura e le arti contemporanee, e che così commenta: «Apparirà dinanzi a noi “Dante vivo”, come scrisse Giovanni Papini, e un teatro d’anime viventi: “I morti di Dante somigliano in quasi tutto ai vivi; parlano, ricordano, rimpiangono, profetizzano, insegnano. La terra e la vita terrestre è loro presente anche nei cieli supremi del Paradiso. Son anime che soffrono, sperano, esultano: non morti che faccian ribrezzo e paura. Tutti si mostrano come se la morte fosse stata soltanto una pausa brevissima della vita, come una semplice traslazione da una dimora provvisoria a quella definitiva” (G. Papini, Dante vivo, cap. XXXIX, Firenze, LEF, 1941, p. 340). Entriamo dunque anche noi in questo teatro universale di storie vive, di racconti narrati da e per l’eternità».
Il flusso di parole della serata sarà accompagnato anche dalla musica dal vivo di Mimosa Campironi, che suonerà al pianoforte degli estratti dalla Dante Sonata di Liszt. Inoltre, un video della serata sarà poi disponibile online sui canali social del Teatro di Roma a partire da lunedì 14 giugno (ore 18.00).
DANTE, IN SUA PRESENZA. Vostra parola disïata vola completa la serie di iniziative dedicate dal Teatro di Roma al Padre della lingua italiana, che hanno ripercorso le sue tracce vivide nel nostro immaginario collettivo attraverso il corpo a corpo di Giorgio Colangeli con il testo dantesco recitato interamente a memoria nell’Impresa fantastica dell’attore Colangeli; lo spettacolo finale del laboratorio teatrale Per correr miglior acque alza le vele condotto da Roberto Gandini in undici scuole del Lazio con il Piero Gabrielli; e le lectio Le parole di Dante introdotte da Paolo Di Paolo che hanno guidato gli spettatori nell’opera dantesca, e che domenica 6 giugno (ore11) si concludono con l’incontro sul Paradiso con gli interventi di Luca Serianni, che rifletterà sulla rappresentazione della beatitudine nella Commedia attraverso i suoi personaggi, e Claudio Strinati, che si concentrerà sulle illustrazioni di Sandro Botticelli della maggiore opera dantesca, a cui si aggiunge un intervento musicale del violoncello di Marco Simonacci.