È in programma giovedì 23 e venerdì 24 ottobre 2025 a Roma lo svolgimento del workshop per traduttori previsto dal Memorandum di intesa bilaterale Italia-Germania che regola il Premio Mazzucchetti Gschwend.
Istituito nel 2007 come «Premio italo-tedesco per la traduzione», il Premio Mazzucchetti-Gschwend per la traduzione / Mazzucchetti-Gschwend-Übersetzungspreis rende omaggio al ruolo fondamentale dei traduttori e delle traduttrici letterari come ponti tra le culture. In linea con lo spirito di Lavinia Mazzucchetti (1889-1965) e Ragni Maria Gschwend (1935-2021), il premio sottolinea l’importanza della traduzione letteraria come forma d’arte a sé stante. Il premio viene assegnato alternativamente a traduttori dall’italiano al tedesco e dal tedesco all’italiano, e viene assegnato ogni due anni, alternativamente a Roma e a Berlino, dall’Incaricato per la Cultura e i Media del governo tedesco e dal Ministro della Cultura italiano in tre categorie: per una traduzione eccezionale pubblicata negli ultimi quattro anni, per l’opera di una vita (entrambe dotate di 10.000 euro ciascuna) e sotto forma di premio per giovani talenti (2.500 euro). Negli anni tra una cerimonia di premiazione e l’altra si tengono incontri di lavoro di più giorni tra traduttori e traduttrici provenienti dalla Germania e dall’Italia, che approfondiscono lo scambio professionale e personale di questo gruppo fondamentale per le relazioni culturali tra i due paesi.
In attesa della prossima premiazione nel 2026, quest’anno si tiene il workshop che sarà interamente dedicato alla traduzione di opere poetiche. A Roma si raccoglieranno, il 23 e il 24 ottobre 2025 presso il Goethe-Institut, la Casa di Goethe e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, traduttrici, poeti e accademici per discutere in modo approfondito su cosa rende la traduzione poetica così difficile e affascinante allo stesso tempo, perché continuiamo a tradurre nonostante la sua apparente impossibilità e quale resilienza abbia reso possibile la lunga tradizione dei traduttori di poesia. Il workshop è concepito principalmente come piattaforma di dialogo e scambio tra alcuni dei protagonisti più interessanti e originali nel campo della traduzione poetica e della pratica poetica in Italia e in Germania.
Nel corso del workshop, quattro poeti di lingua italiana e quattro di lingua tedesca si traducono a vicenda con il supporto di traduttori professionisti. Vengono formate coppie composte da un poeta tedesco e uno italiano, ciascuna delle quali è affiancata da due traduttori.
Due i momenti pubblici dell’iniziativa. Giovedì 23 ottobre, a partire dalle ore 10, il Goethe-Institut di Roma ospita nella sede di via Savoia 15 l’evento di apertura, che, dopo i saluti di Jessica Kraatz Magri (Direttrice Goethe-Institut di Roma), prevede le conferenze sulla teoria della traduzione poetica con la partecipazione di Camilla Miglio (“Traducibilità / intraducibilità. Una questione poetica e linguistica, politica e culturale”), Paola Del Zoppo (“Ritmo, paesaggio, continuo dissenso: verso una teoria euristico-ermeneutica della traduzione poetica”), Adrian La Salvia (“Das horizontale Übersetzen”). Introduce e modera Federico Italiano.
È invece in calendario per venerdì 24 ottobre, dalle ore 18, nella Sala Mosaico dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo (Largo Villa Massimo 1), l’evento conclusivo con le letture delle poesie tradotte durante il workshop dagli 8 poeti italiani e tedeschi coinvolti. Sono in programma i saluti di Julia Draganović (Direttrice Accademia Tedesca Roma Villa Massimo), Jessica Kraatz Magri (Direttrice Goethe-Institut Rom) e Gregor Lersch (Direttore Casa di Goethe), Thomas Bagger (Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia) e Giuseppe Iannaccone (Presidente del Centro per il libro e la lettura). Anche in questo caso introduce e modera Federico Italiano, mentre a tradurre simultaneamente saluti e colloqui con i poeti è Soledad Ugolinelli.