Il 2 aprile è la Giornata internazionale del libro per bambini, una ricorrenza istituita dall’International Board on Books for Young People (IBBY) nel 1967. Si tratta di un’organizzazione internazionale no-profit che ha lo scopo di favorire l’interazione di bambini e adolescenti con i libri, difendendo l’accesso alla lettura e promuovendo l’integrazione culturale attraverso la letteratura. La Giornata internazionale del libro per bambini si festeggia il 2 aprile perché in questo giorno è nato Hans Christian Andersen, scrittore danese famoso in tutto il mondo per fiabe e racconti, diventato l’autore simbolo della letteratura per l’infanzia.
Leggere ad alta voce ai bambini, anche appena nati, è una attività molto coinvolgente e rafforza la relazione tra l’adulto e il bambino. I pediatri indicano che la lettura condivisa durante i primi tre anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisisce un vocabolario più ricco, sviluppa più immaginazione, diventa più curioso e impara a gestire meglio le emozioni.
Le biblioteche, soprattutto quelle specializzate per bambini e ragazzi, possono avere un ruolo fondamentale in questo processo di crescita. In molti casi rappresentano un baluardo democratico di cultura in grado di garantire a tutti l’accesso alla lettura, fornendo gli strumenti per diventare individui e cittadini fiduciosi e preparati. Inoltre, attraverso le letture ad alta voce o altre iniziative organizzate dalla biblioteca, bambini e ragazzi non vivono la lettura solo come un momento intimo e familiare ma intraprendono un’esperienza sociale e collettiva.
In occasione della Giornata internazionale del libro per bambini, il Centro per il libro e la lettura ha dialogato con i protagonisti di queste realtà: tre bibliotecari che ci hanno parlato di modi diversi per incentivare la lettura tra i bambini e del ruolo delle biblioteche, della famiglia e della scuola.
Alessandro Tonacci – Biblioteca di Salò
«L’incentivo alla lettura dei bambini passa da azioni concrete. Per esempio, la nostra biblioteca ogni volta che nasce un bambino o una bambina regala alla famiglia un kit di libri adatti per essere letti ai neonati. Inoltre, ogni anno ospitiamo diversi riadattamenti teatrali di libri per ragazzi e coinvolgiamo le scuole avvicinando i bambini alla biblioteca non solo con attività strettamente legate alla lettura, ma instaurando un dialogo basato sulla conoscenza e la condivisione. La biblioteca non deve cristallizzarsi in un ruolo di cultura istituzionale dove è racchiuso il sapere. Si tratta di un luogo piacevole, aggregativo e a misura di bambino. Dico ai genitori di portare i bambini in biblioteca perché si tratta di un posto sicuro che aiuta a crescere e ad ampliare i propri orizzonti attraverso la lettura».
Alessandra Comparozzi – Biblioteca dei Ragazzi e dei Bambini di Assisi
«Si riesce a incentivare i bambini alla lettura solo se la biblioteca, la scuola e la famiglia lavorano insieme. Per fare attecchire l’amore per i libri ci deve essere un ciclo virtuoso continuo, senza interruzioni. La biblioteca può fare la sua parte ma in questo processo un ruolo fondamentale è affidato alla scuola perché è presente con continuità nelle vite dei bambini e con le letture, soprattutto quelle ad alta voce, può coinvolgere anche quei bambini che hanno una famiglia in cui non si legge. Dal canto suo, la biblioteca deve mantenere un ruolo di formazione e di guida, sia per gli insegnanti che per i giovani lettori. Tuttavia, per essere efficace, la biblioteca deve diventare uno spazio sociale aggregativo e aperto alla cittadinanza, anche al di là del consumo di libri. La letteratura non è solo lettura, ma anche confronto e dialogo tra le persone».
Milena Tancredi – Biblioteca “La magna capitana” di Foggia
«Per incentivare la lettura, i libri devono essere da subito presenti nella vita dei bambini e i genitori devono condividere la gioia della lettura con i propri figli. La biblioteca può essere un luogo dove bambini e genitori crescono insieme. Per esempio, nella nostra biblioteca abbiamo ambienti belli, accoglienti e colorati per i bambini ma anche funzionali per i genitori, dove le mamme possono allattare e i papà possono avere spazi per giocare con i bambini. La biblioteca affianca la famiglia nel processo di formazione, già prima della nascita del bambino o della bambina. Successivamente, anche grazie alla collaborazione con la scuola, può guidare bambini e ragazzi rendendoli lettori consapevoli. Inoltre, frequentare la biblioteca da piccoli aiuta a formare e a radicare fin da subito il gusto per la lettura».