La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per la Capitale italiana del Libro 2024, già prevista per il 5 giugno 2023, è differita a lunedì 31 luglio. Lo rende noto la dg Biblioteche e diritto d’autore del MiC. Le candidature per il conferimento del titolo saranno valutate da una Giuria composta da 5 esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria, di cui tre designati dal Ministro, di cui uno con funzione di Presidente, e due designati dalla Conferenza Unificata. I progetti del Comune cui viene conferito il titolo di “Capitale italiana del libro” per il 2024 sono finanziati entro il limite di spesa di cinquecentomila euro, in due tranche di pari importo erogate rispettivamente entro il 31 marzo e il 31 luglio del 2024, erogate tramite il Centro per il libro e la lettura. Nel 2023 la Capitale italiana del Libro 2023 è Genova, che ha preso il testimone da Ivrea.
Obiettivi dell’iniziativa sono: a) il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento; b) il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; c) l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e di altre categorie a rischio di esclusione sociale e dalle innovazioni tecnologiche, quali gli anziani e i disabili; d) la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; e) il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU; f) diffondere l’abitudine alla lettura e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale; g) promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione; h) valorizzare le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da soggetti pubblici e privati, rafforzandone la collaborazione; i) valorizzare la diversità della produzione editoriale; l) promuovere la dimensione interculturale e plurilingue della lettura nelle istituzioni scolastiche e nelle biblioteche.