Centro per il libro e la lettura

Luciano Lanna è il nuovo direttore del Cepell: “La lettura è l’attività più propria dell’essere umano, è il presupposto della nostra dimensione culturale.”

Luciano Lanna è il nuovo direttore del Centro per il libro e la lettura. Succede ad Angelo Piero Cappello, diventato Direttore generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura. Lanna, dottore di ricerca, studioso dell’immaginario e giornalista professionista, si è detto «onorato di poter raccogliere il testimone alla Direzione di una istituzione fondamentale per la promozione culturale del nostro Paese».

Per il nuovo direttore, «la lettura è l’attività più propria dell’essere umano, è il presupposto di tutto ciò che definisce la nostra specifica dimensione culturale. L’atto del leggere non è infatti un fatto istintivo come il mangiare, il bere, il far fronte ai fenomeni atmosferici, il proteggersi. Ma è la conferma di una antica consapevolezza filosofica: la scrittura e la lettura sono processi non naturali e biologici, ma modalità attraverso cui l’uomo inventa la propria creatività e crea conseguentemente lo spazio per la propria libertà autentica. L’essere umano, lo sosteneva e spiegava già Aristotele, riesce a inventare la scrittura e la lettura perché privo di specifici mezzi di difesa (corna, artigli, unghie), e perché privo di quei riflessi condizionati che decidono naturalmente dell’habitat di altri animali – ali per gli uccelli, branchie e pinne per i pesci – è quindi spinto a costruirsi un habitat suo proprio, anche mentale e culturale, in cui poter vivere ed esperire al meglio le sue qualità».

Ragione sociale del Centro, prosegue Lanna, è da questo punto di vista «la promozione della lettura in Italia, attraverso la messa in campo di tutti gli strumenti utili al potenziamento di questo elemento base della nostra crescita culturale». Un obiettivo che va naturalmente pensato e declinato tenendo conto della realtà complessa nella quale siamo inseriti in una realtà globalizzata e digitale:  «Dopo le epoche del papiro, della pergamena, della carta, del libro stampato è evidente che siamo in presenza di un’ulteriore rivoluzione della lettura e dei suoi supporti che, con la digitalizzazione globale, nelle pratiche d’uso quotidiane ha soppiantato da qualche decennio la centralità del medium “libro” per prospettare una modalità della lettura sempre più diversificata e trasversale in termini di formato e di diffusione». Il tutto tenendo ben presente, secondo Lanna, l’ammonimento di Federico García Lorca: «È giusto che tutti gli uomini abbiano da mangiare, ma è altrettanto giusto che tutti gli uomini abbiano accesso alla lettura. Che tutti possano così godere i frutti dello spirito umano, poiché il contrario significa trasformarli in macchine al servizio di una organizzazione sociale disumana».

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