Emanuele Trevi, con il romanzo “Due vite” (Neri Pozza), è il vincitore della LXXV del Premio Strega. Lo scrittore romano ha preceduto Donatella Di Pietrantonio con ‘Borgo Sud’ (Einaudi) e Edith Bruck con ‘Il pane perduto’ (La nave di Teseo). Al quarto posto Giulia Caminito con ‘L’acqua del lago non è mai dolce’ (Bompiani), mentre al quinto Andrea Bajani con ‘Il libro delle case’ (Feltrinelli).
La proclamazione del vincitore dell’edizione 2021 è avvenuta questa notte nel giardino del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Rispettando le prescrizioni in materia di distanziamento fisico, la manifestazione non si è potuta svolgere alla presenza di ampio pubblico: erano presenti 120 persone in base ai protocolli Covid.
Il premio, come ogni anno, è stato assegnato attraverso i voti dei 400 Amici della Domenica, il gruppo storico di votanti formato da personalità del mondo della cultura e dai 240 voti tra i lettori all’estero scelti dagli 30 Istituti italiani di cultura, i ‘lettori forti’ scelti dalle librerie indipendenti e i voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma.
Il romanzo “Due vite” racconta di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori e amici, entrambi morti giovani. “Mi interessava vedere questi due miei amici dentro un aspetto di realizzazione artistica e dentro un aspetto precedente di completa incertezza del futuro”, ha detto Emanuele Trevi.