Pesaro sarà la Capitale italiana della Cultura 2024. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, su indicazione della Giuria presieduta da Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura e Direttrice Genere Cultura ed Educational, della quale fanno parte: Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019; Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia nella Scuola IMT Alti Studi Lucca; Beniamino de’ Liguori Carino, Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti; Stefania Mancini, Consigliere Delegato di Fondazione Charlemagne e Vicepresidente vicario di Assifero; Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano; Giuseppe Piperata, ordinario di diritto amministrativo allo Iuav di Venezia.
“Quest’anno l’appuntamento arriva in un momento complicato in cui abbiamo ritrovato la guerra di nuovo così vicina a noi. In queste ore difficili, cerchiamo di guardare avanti e nello specifico al 2024 e lavoriamo con fiducia e speranza affinché tutto sia superato nel migliore dei modi”, ha detto il ministro Dario Franceschini. “C’è chi vince e c’è chi è finalista, ed essere finalisti è come essere candidati all’Oscar. È già un grande risultato entrare nella short list sia perché è frutto di un’idea di programmazione condivisa sia perché è un titolo importante e bisogna cominciare a fregiarsi anche del titolo di finalista della Capitale italiana della cultura” ha continuato Franceschini. “È molto bello il gesto con cui il sindaco di Pesaro ha dedicato la vittoria alla città ucraina di Kharkiv. Veramente un gesto molto simbolico e molto forte che conferma quanto la cultura unisca e sia strumento di pace”, ha concluso.
“Per me è stato un onore e un privilegio presiedere questa giuria”, ha dichiarato Silvia Calandrelli. “Abbiamo lavorato in autonomia e indipendenza e tutto il percorso è stato condiviso all’unanimità dall’inizio dell’analisi dei 23 dossier fino ad arrivare alle 10 città finaliste. Tutte le Città hanno svolto un lavoro difficile in un contesto complicato dalla pandemia ma i risultati sono stati di altissimo livello. L’invito che faccio è a non disperdere il patrimonio straordinario che è stato messo in campo dalle comunità”.
Ecco le motivazioni con cui la Commissione all’unanimità ha indicato la città di Pesaro come Capitale italiana della Cultura per il 2024:
“La città di Pesaro offre al Paese una eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico-ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione, lo sviluppo socio-economico. In questa prospettiva, la proposta conferisce il giusto equilibrio a natura, cultura e tecnologia, tre elementi che si fondono in un contesto di azione condivisa tra pubblico e privato. L’enfasi data al valore della cittadinanza come riconoscimento e come pratica attraverso concreti esercizi, oggi più che mai, afferma una direzione che può generare contributi per altre esperienze future. Lo sforzo di coinvolgimento delle giovani generazioni in un programma impegnativo appare particolarmente interessante alla luce delle sfide che l’incertezza dei tempi propone. La valorizzazione del rapporto tra città e territorio con un programma esteso in modo articolato a tutti i comuni della provincia integra voci rendendo corale il conseguimento del titolo di Capitale della cultura”.
“Dedichiamo questa vittoria a Kharkiv, città che insieme a Pesaro fa parte del network delle città creative Unesco della musica. In questi giorni difficili abbiamo mantenuto contatti costanti con il sindaco di questa città e per questo motivo abbiamo voluto colorare il simbolo della nostra candidatura, la foglia del ginko biloba, con il giallo e il blu dei colori della bandiera ucraina. Questa pianta, l’unica sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima, è divenuta emblema di pace: ora ne abbiamo più bisogno che mai”. Così il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. “È molto bello e fortemente simbolico il gesto con cui il Sindaco di Pesaro ha dedicato la vittoria a Capitale italiana della cultura 2024 alla città ucraina di Kharkiv. Questa dedica dimostra quanto la cultura unisca il mondo.”
Collegato dalla sede comunale, il comitato di Pesaro 2024 guidato dal Vicesindaco e Assessore alla Bellezza Daniele Vimini dichiara: “Siamo increduli ma felici, ci sembra ancora di sentire risuonare il nome della nostra città. Questa vittoria è frutto di una partita perfetta: nei tempi, nei numeri, nei contenuti, nei modi. Abbiamo presentato un dossier ben congegnato, che non ha guardato solo al nostro passato (enorme e di cui siamo grati) ma che ha colto la sfida sul futuro, condividendola con il territorio provinciale”. Da domani, il comitato sarà al lavoro per tessere tutti i fili intessuti in questo anno di lavoro: “Abbiamo una struttura importante da mettere insieme per realizzare quanto elencato nel dossier. Siamo felici e consapevoli della sfida imposta da questa pagina nuova che si apre per la città. Speriamo di poter cogliere al meglio le opportunità che la proclamazione porta con sé, per la città, per la provincia di Pesaro e Urbino e per le Marche tutte. Lo faremo tenendoci vicina nella programmazione la nostra sorella Ascoli Piceno, per fare davvero una “festa delle Marche””.
Da quest’anno, grazie a un accordo tra il Segretariato Generale del MiC e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata approvata un’iniziativa per valorizzare le progettualità delle 10 città finaliste. Partendo da quei progetti, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023.
PESARO (LA NATURA DELLA CULTURA): Pesaro si candida a Capitale Italiana della Cultura 2024 indagando la natura della cultura. Lo fa per immaginare con i suoi cittadini la città che non c’è, dai quartieri ai borghi del territorio circostante, ponendo i legami tra arte, natura e tecnologia alle radici di un nuovo concetto di cultura diffusa, inclusiva, in dialogo con l’ambiente che l’umanità condivide con il resto del vivente. Con il metodo dell’ascolto, Pesaro ha avviato degli esercizi di cittadinanza culturale, per incrociare la molteplicità di sguardi e desideri dei suoi abitanti sullo spazio urbano e ripensarlo in termini di prossimità, identità, mobilità sostenibile, con l’obiettivo di rilanciare il suo modello di territorio policentrico oltre le opposizioni fra centro e periferia, borgo e metropoli, verso una nuova idea di provincia. Riprendendo l’idea della comunicazione utile di M. Dolcini, Pesaro ha usato la forza della visione collettiva per declinare la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura in cinque linee tematiche, che articolano un programma culturale fatto di 45 progetti, e che attraversa i 50 comuni della provincia dall’Appennino all’Adriatico, fin oltre la linea della riviera.
La città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
Le altre città finaliste del titolo per il 2024 erano: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU), Vicenza.