Il ruolo della cultura nella costruzione della visione che sta prendendo forma sul nostro domani è determinante. L’Agenda Europea ci indica la strada: la cultura è fondamento delle future società centrate sul benessere e la qualità della vita. Investire nel settore culturale, grazie alla sua forza trasformativa e rigenerativa, nonché di resilienza, sarà fondamentale per la ripartenza dell’economia.
In questo contesto il PNRR per la Cultura, a cui sarà dato ampio spazio a LuBeC 2021, rappresenta un’occasione senza precedenti di cambiamento e rigenerazione culturale dei territori e un motore di transizione accelerata verso il rinnovamento economico, sociale e urbano. Ormai è noto: oltre 4 miliardi di euro saranno destinati alla Cultura, in particolare a favore dello sviluppo dell’accessibilità, alla digitalizzazione e all’efficientamento energetico dei luoghi culturali, alla valorizzazione dei Borghi, alla promozione della transizione tecnologica e green degli operatori culturali; all’innovazione e all’eco-design.
Da tempo la filiera Cultura lavora su tutti questi temi: è giunto il momento che diventino patrimonio comune e entrino nella programmazione strategica intersettoriale. Necessità evidenziata anche a livello internazionale dalla Dichiarazione di Roma, approvata dai ministri del G20 della Cultura e in cui la cultura è riconosciuta come motore cruciale per una crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva. Le direzioni che saranno prese in questi anni di programmazione 2021-2026 saranno inoltre fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, irraggiungibili senza il contributo delle città, primo luogo di verifica e innovazione della cultura, nonché primo banco di prova per attività di partecipazione e di inclusione sociale.
Progetti e politiche, strumenti e attori dei territori si incontreranno a LuBeC 2021, dove saranno approfonditi, attraverso dei workshop, numerosi dei temi che trovano sponda attuativa nelle misure del PNRR. Per citarne solo alcuni: dall’attuale situazione delle imprese culturali alla progettazione culturale per il rilancio e la sostenibilità dei territori, dalle nuove modalità di promozione e valorizzazione della cultura e dei beni artistici elaborate dal Ministero in risposta alle esigenze e ai cambi di paradigma dettati dal Covid alla Digital Library, fino alle attività di promozione dell’innovazione e dell’eco design inclusivo e alla prossima programmazione dello Spettacolo. Inoltre sarà dato ampio spazio al primo summit sull’Immersività, un percorso esperienziale e formativo per comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, con il supporto di BARCO ed in collaborazione con Promo PA Fondazione, Immersiva Livorno e Bright Festival.
Altro importante appuntamento di LuBeC 2021, da segnare in agenda per il 7 Ottobre pomeriggio, l’incontro Welfare Culturale: azioni di sistema per un indirizzo nazionale, organizzato in collaborazione con Regione Toscana e Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 con l’obiettivo di attivare un confronto su possibili collaborazioni territoriali e nazionali, anche in termini di policies. Nell’attuale situazione economica-sociale, attraversata da evidenti criticità, appare infatti sempre più urgente l’alleanza tra il sistema culturale e quello socio-sanitario e sono sempre più numerosi i progetti e gli studi che dimostrano come la cultura dia un contributo evidente sia nelle fasi di prevenzione e promozione della salute che nella gestione e cura di alcune patologie umane, come ben documentato dalla prima rassegna di letteratura scientifica (OMS, 2019) sull’impatto dell’arte su salute e benessere. A questo, si aggiunge il ruolo che la cultura può svolgere in modo trasversale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
In questo scenario, LuBeC 2021 rappresenterà un appuntamento da non perdere per comprendere quali strumenti politici e processi possano essere messi in campo per una vera ripartenza basata sulle competenze e le progettualità di medio-lungo periodo.