Centro per il libro e la lettura

Il Centro per il libro a PLPL24: venerdì 6 dicembre per “Io, i libri e la lettura” Giuseppe Culicchia dialoga con Adriano Monti Buzzetti

Il Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, da più di dieci anni partner istituzionale della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, partecipa dal 4 all’8 dicembre a Più libri più liberi 2024 con un denso calendario di appuntamenti che coinvolge scrittori, studiosi e promotori della lettura. E, per il terzo anno consecutivo, ospita i propri incontri in uno spazio dedicato, il nuovo Stand Cepell (Piano Forum – P20).

Venerdì 6 dicembre ritorna, dopo il battesimo all’ultimo Salone del Libro di Torino, il format “Io, i libri e la lettura”, nel quale scrittori, storici, artisti si raccontano al pubblico a partire dalle proprie esperienze di lettori. Quanto i libri hanno influito nella loro carriera? A quale personaggio, o titolo, sono più affezionati? Come la lettura può plasmare una mente, un carattere, un pensiero? ll nuovo ciclo per PLPL 24 è  inaugurato dalla conversazione tra lo scrittore torinese Giuseppe Culicchia e il Presidente del Centro Adriano Monti Buzzetti (Sala Cepell, h 17.00).

Giuseppe Culicchia è scrittore, saggista e traduttore. Dopo alcuni racconti apparsi nell’antologia di racconti Papergang (1990), curata da Pier Vittorio Tondelli nell’ambito del progetto di scrittura giovanile Under 25, esordì nel 1994 con Tutti giù per terra (Premio Grinzane Cavour Giovane autore esordiente 1995), da cui nel 1997 è stato tratto il film diretto da Davide Ferrario. Ha poi pubblicato: Paso doble (1995), Bla bla bla (1997), Ambarabà (2000), A spasso con Anselm (2002), Liberi tutti, quasi (2002), Il paese delle meraviglie (2004), Ecce toro (2006), Un’estate al mare (2007), tutti caratterizzati da uno stile spigliato, un’ironia paradossale e uno sguardo disilluso sulle incongruenze e le contraddizioni del mondo contemporaneo. Nel romanzo Brucia la città (2009) ha estremizzato il lucido criticismo già presente in Torino è casa mia (2006), descrivendo i radicali mutamenti sociali che hanno interessato l’ex capitale sabauda, liberandola dal grigiore industriale ma indirizzandola verso un’insensata ricerca dell’effimero. Con Sicilia, o cara, del 2010, Culicchia compie un viaggio sentimentale, raccontando la sua prima vacanza in una terra che gli evoca ricordi, come quello del padre, che si mescolano a sogni. Tra le sue opere successive vanno citati i romanzi Ameni inganni (2011), Venere in metrò (2012) e Ma in seguito a rudi scontri (2014), l’insolito manuale sul mestiere di scrivere E così vorresti fare lo scrittore (2013), Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità (2016), Essere Nanni Moretti (2017), Il cuore e la tenebra (2019), E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie (2020), Il tempo di vivere con te (2021) e A Venezia con un piccione in testa. Storia tragicomica degli italiani in ferie (2021).

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