Dal 14 marzo e fino al 29 aprile, le biblioteche non statali aperte al pubblico potranno presentare domanda di accesso ai contributi stanziati sulla base della circolare n. 5/2021 (“Contributi per il funzionamento e per le attività delle biblioteche non statali aperte al pubblico con esclusione di quelle di competenza regionale”) della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura. Finalità dei contributi è sovvenzionare interventi destinati a sostenere il funzionamento e la pubblica fruibilità delle biblioteche non statali aperte al pubblico, con esclusione di quelle di competenza regionale, sulla base di progetti di valorizzazione del patrimonio bibliografico e di potenziamento delle strutture. L’avviso della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore precisa che il 29 aprile 2022 è anche il termine ultimo per l’inserimento della rendicontazione del contributo concesso per il 2021.
Le domande possono essere presentate dalle biblioteche non statali di pubblica fruibilità così come definite dalla Direzione generale del MiC nella circolare. Possono essere ammesse al contributo le biblioteche appartenenti a persone giuridiche private senza fine di lucro, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, richiamati dall’articolo 10 comma 1 del Codice dei beni culturali. Le biblioteche devono avere un direttore responsabile, essere dotate di un regolamento interno ed effettuare un’apertura al pubblico per almeno dodici ore settimanali, oltre che operare in SBN oppure chiedere il contributo finalizzato all’inserimento in SBN. Gli enti proprietari devono inoltre essere in regola con gli obblighi in materia di contribuzione previdenziale, fiscale, assicurativa.
I fondi erogati dovranno essere utilizzati esclusivamente in base alle finalità con cui sono stati assegnati, comunicate con lettera dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore. Il contributo potrà essere utilizzato anche successivamente la data del 31 dicembre a condizione che nella relazione descrittiva, da allegare all’eventuale domanda presentata nell’anno successivo, vengano specificate le spese sostenute fino a quel momento e la relativa attività svolta. I beneficiari dei contributi dovranno trasmettere tempestivamente alla Direzione generale ogni elemento utile richiesto al fine del controllo sulla utilizzazione dei contributi erogati “che potrà essere attuato anche con visite ispettive”.