Mercoledì 28 luglio alle 11 verrà inaugurata presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma la sala dedicata a Italo Calvino, alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini e della figlia di Italo Calvino, Giovanna. Il Direttore della Biblioteca Andrea De Pasquale ha siglato con Giovanna Calvino una convenzione di comodato grazie alla quale la Biblioteca nazionale centrale di Roma diventa il luogo di conservazione del fondo archivistico e bibliografico di Italo Calvino, ma anche dei vari arredi, oggetti, quadri, presenti nell’abitazione di piazza di Campo Marzio 5, dove lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita.
Si ricreano così le suggestioni del salotto della sua abitazione romana e il suo laboratorio di scrittura: non solo sono presenti le tre librerie bianche che conservano tutta la sua biblioteca nell’ordinamento originario con doppie file di libri a palchetto, ma anche le tre scrivanie che lo hanno accompagnato nel suo lungo percorso – quella di Torino, di Parigi e, infine, di Roma – con le macchine da scrivere. Ma è presente anche il tavolo del verde terrazzo da dove ha preso vita Palomar. Alle pareti suoi ritratti e le opere degli amici, tra cui Toti Scialoja. E sparsi tra i mobili i tanti oggetti di tutta una vita, dei suoi viaggi e dei suoi rapporti, come la fotografia dell’amico Elio Vittorini sempre visibile sugli scaffali della sua libreria. Nello spazio verde prospiciente si attraversa un giardino dedicato al paesaggio ligure descritto in molte sue opere, che richiama anche la professione dei genitori, gli insigni botanici Mario Calvino ed Eva Mameli, che per molti anni hanno diretto a Sanremo la stazione sperimentale di floricultura.