Centro per il libro e la lettura

All’Aquila gli Stati Generali dei Patti per la lettura 2024

Luciano Lanna, Adriano Monti Buzzetti, Paola Passarelli e Gianguido D’Alberto

Si è conclusa all’Aquila la prima giornata degli Stati generali dei Patti per la lettura 2024. Nella sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo sono stati avviati i lavori della quarta edizione della manifestazione voluta dal Centro per il libro e la lettura per chiamare a raccolta gli operatori del settore coinvolgendoli in una riflessione ampia e approfondita che tracci un primo bilancio e ipotizzi prospettive.

Nei suoi saluti iniziali il presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti ha riconosciuto alle istituzioni abruzzesi l’entusiasmo di accogliere all’Aquila la manifestazione e ha rivendicato “una scelta che ha un significato simbolico importante e benaugurale“. All’Aquila, che sarà Capitale della cultura 2026 “abita lo spirito migliore della nostra gente, la capacità di serrare i ranghi di fronte alle avversità per ripartire, riconfigurare il tessuto urbano verso un anelito di rinascita. La ricchezza e la diversità dei nostri territori si riverbera su un ventaglio di iniziative che vengono qui a interagire e ispirarsi reciprocamente, per fare rete a beneficio delle municipalità più isolate”. Ha poi riportato alcuni numeri: “I dati del 2023 ci parlano di poco meno di 800 patti tra comunali e intercomunali. I patti regionali sono ancora circoscritti, oggi presentiamo il modello inedito che deriva dal protocollo di intesa stabilito con la Regione Puglia, apripista di una nuova formula, di carattere generale, che realizza una convergenza di buone prassi per interessi comuni, semplificando le procedure, senza velleità dirigiste“.

Paola Passarelli, direttrice generale Biblioteche e Diritto D’Autore, ha sottolineato che “giornate come queste sono momenti di riflessione sull’importanza del libro. E della rete, che è un concetto con radici profonde. Il sistema bibliotecario italiano, nel sistema ISBN nato nel 2005, oggi conta 7mila biblioteche, che consentono l’accesso al pubblico. Ora affrontiamo la sfida dell’intelligenza artificiale, che potrebbe destabilizzare gli animi se vista come qualcosa che lede la creatività. Può essere invece vista come opportunità. L’Italia, nella discussione sulla AI a livello UE tiene la barra dritta sul diritto d’autore e la creatività. Anche le reti generative hanno bisogno di essere istruite, attraverso il prodotto dell’essere umano, e quindi scaturisce da risorse umane, il che ci dice che l’uomo non può essere sostituito dalle macchine. Non dobbiamo spaventarci, ma intercettare le diverse skills delle nuove generazioni“.

Prendendo la parola, Roberto Santangelo, assessore Cultura Regione Abruzzo, ha affermato: “per noi è importante avere qui gli Stati generali dei Patti. Lo scorso anno abbiamo razionalizzato la normativa sulla cultura elaborando un Testo unico, che prevede l’adozione di un Patto Regionale per la lettura a cui lavoreremo da settembre e che servirà a stimolare i patti intercomunali per la lettura. La lettura è fondamentale per il senso critico, e anche attraverso i social, le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale possiamo coinvolgere i giovani nella lettura“.

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, assente per motivi istituzionali, ha inviato un messaggio di saluto: “Promuovere la lettura, consolidare la consapevolezza di quanto nelle pagine dei libri riposi un formidabile strumento di coesione sociale, identità, sviluppo della persona e del senso di comunità, rimangono obiettivi imprescindibili di una politica culturale lungimirante. E ciò anche a fronte del divario che su questo fronte ancora divide il Mezzogiorno d’Italia dal resto della penisola, confermato anche dalle statistiche più recenti. Ne discende l’importanza di “fare rete” in modo sempre più intenso e compiuto tra tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti a vario titolo in questo processo: dai Comuni alle biblioteche, dalle associazioni culturali agli enti del terzo settore. L’opera dei Patti per la Lettura va proprio in questa direzione, aprendo un dialogo fatto di partecipazione attiva e di creatività in cui le Regioni possono giocare un ruolo propulsivo. Con questi auspici voglio rivolgere a tutti i partecipanti il mio più sentito augurio di buon lavoro al servizio della cultura e della Nazione“.

Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo, presidente di Anci Abruzzo, ha ricordato “l’importanza di costruire la valorizzazione della lettura come elemento fondamentale del diritto di cittadinanza. La solidarietà culturale ha consentito di costruire i patti per la lettura come forma di superamento degli ostacoli e delle barriere di cui si parla nell’art. 3 della Costituzione. Con la creazione di una Casa del Patto per la lettura abbiamo rivalutato il centro storico di Teramo. Si tratta dell’ unica casa del Patto in Abruzzo ed è un’esperienza di avanguardia a livello nazionale. La Casa ospita tutte le associazioni che hanno sottoscritto il patto e che usano quegli spazi per svilupparne le attività. Le biblioteche devono essere potenziate, riportate al centro dell’attenzione pubblica ed essere aperte 24 ore al giorno. Per questo servono risorse, l’Anci si mette a disposizione per mobilitare le proprie iniziative“.

Il direttore del Centro per il libro e la lettura Luciano Lanna, nell’introdurre i lavori, ha svolto alcune considerazioni di ampio respiro sul senso e le priorità delle attività a sostegno della cultura del leggere: “La crescita non è più solo quella economicistica del pil, i dati immateriali hanno acquisito importanza nel definire la ricchezza di una nazione, tra questi la lettura. E non è detto che la lettura cresca se si vendono più libri o se aumentano le biblioteche. Contano, tutti insieme, diversi fattori: le librerie, le biblioteche, la scuola, le famiglie. Già Aristotele disse che ciò che ci rende umani e segna il salto dall’etologia all’antropologia, dall’uomo all’animale, sono i pensieri, registrati nei segni e poi letti. Leggere è tante cose. Anche le immagini si leggono, anche il cinema, l’arte visuale. La lettura è uno degli elementi della cultura, insieme al patrimonio materiale di musei, siti archeologici, biblioteche e archivi che definiscono il campo d’azione del nostro ministero”. Ha poi aggiunto: “Qui in Abruzzo vogliamo avviare parte del lavoro che a livello nazionale puntiamo a svolgere per irrobustire le reti e arrivare all’obiettivo di 4000 comuni Città che legge in Italia. Non si può sostenere la cultura solo con dichiarazioni di principio, finanziamenti a pioggia e invio di libri. Bisogna potenziare i festival, i circoli dei lettori, il book crossing. La crescita del sistema lettura è lento, richiede decenni, ma per favorire il cambiamento è necessario attivare da subito le reti”

A seguire la tavola rotonda dal titolo “I Patti per la Lettura: da rete locale a rete regionale“, moderata da Vincenzo Santoro (Anci), che ha aperto con alcune riflessioni sullo stato dell’arte: “I 750 patti comunali oggi esistenti non sono pochi, sono il segno di un lavoro importante fatto in questi anni e che tuttavia bisogna potenziare. I patti intercomunali sono in crescita, soprattutto in Puglia, e sono congegnati in modo da favorire le reti. C’è da sviluppare il versante dei patti regionali, ora esistono solo in Toscana e Umbria, come strumento di integrazione sussidiaria che non si sostituisce all’azione dei comuni. Il patto regionale è uno strumento di programmazione che stimola i comuni a fare politiche più puntuali. Il tema delle risorse però è centrale: se vogliamo che i dati crescano bisogna sì affinare le politiche ma anche investire di più, e da questo punto di vista, se guardiamo alla legge sulla lettura, le risorse non sono aumentate all’altezza delle ambizioni. In questo senso può essere utile che le Regioni si affianchino alla leva nazionale per sostenere i progetti di Città che legge“.

Sono intervenuti, a illustrare politiche e buone pratiche di varie realtà territoriali, Ester Di Cino (dirigente Cultura Regione Abruzzo), Dimitri Bosi (funzionario Cultura Regione Abruzzo), Elena Mengotti (responsabile progetto promozione lettura Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), Daniela Luciani (Comune di Pescara), Viviana Matrangola (assessora Cultura Regione Puglia).

Alle 17:30 è stata la volta del panel Enti locali, lettori, librerie e biblioteche nell’economia della cultura, moderato da Adriano Monti Buzzetti, con gli interventi di Fabio Del Giudice (AIE), Paolo Ambrosini (ALI), Laura Ballestra (AIB), Carolina Botti (Ales), Flavia Cristiano (Ibby Italia), Umberto Croppi (Federculture). Al centro del dibattito l’importanza delle sinergie pubblico-privato per investimenti mirati nelle aree del paese più toccate dall’emergenza lettura, la necessità di una cabina di regia nazionale che colleghi il Cepell ad altri interlocutori ministeriali nel coordinamento delle attività delle regioni, il ruolo dei librai e dei bibliotecari come promotori della lettura, l’importanza della formazione degli operatori, la funzione del credito d’imposta, le politiche del fundraising, i progetti di promozione della lettura destinati a bambini e ragazzi, l’evoluzione dei media, l’ipotesi di detraibilità fiscale delle spese culturali.

Il resoconto della seconda giornata

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